La carie dentaria è una malattia degenerativa dei tessuti duri del dente, che origina dalla superficie e procede in profondità fino alla polpa dentale.
Come si forma la carie dentale
La carie trae le sue mosse dai batteri che vivono nella bocca e convivono con l’individuo. Si tratta di batteri normali commensali del cavo orale che non possono essere eliminati, in quanto forieri di numerosi effetti positivi. Si pensi anche solo alla semplice competitività con specie altrimenti patogene.
Il nostro organismo ha evoluto con queste specie batteriche degli equilibri, per cui, in condizioni normali, la loro presenza non comporta alcun danno come accade in altre regioni dell’organismo (si pensi, ad esempio, alla cute o all’intestino).
Esistono però processi o condizioni che possono alterare questi fini equilibri e slatentizzare il potenziale patogeno dei batteri commensali e lo stesso si verifica anche nel cavo orale con l’insorgenza della carie.
La carie pertanto è una patologia infettiva per la quale, a causa del mutarsi delle condizioni, batteri normalmente non nocivi provocano dei danni.
Come si cura la carie dentale
La carie è facilmente curabile presso lo studio odontoiatrico con metodi semplici, estetici e, grosso modo, indolori.
Il termine comunemente usato dallo specialista per pulire una carie è otturazione; esistono diversi tipi, più o meno estetiche, a seconda delle necessità e della problematica che si vuole risolvere. L’otturazione estetica in composito di colore bianco è la più diffusa per i denti visibili e laddove ce n’è richiesta specifica, in quanto, essendo “plastica”, non è eterna e si potrebbe infiltrare.
L’otturazione in amalgama è la più vecchia delle otturazioni, la meno estetica ma la più sicura nel tempo. Sono tante le teorie che vedono le amalgame essere sostituite dai compositi, ma la scelta secondo noi riguarda il professionista.
L’otturazione in ceramica ha risultati simili ai compositi, più estetica e viene costruita in laboratorio.