Alcuni cambiamenti non trascurabili del periodo della menopausa interessano proprio la bocca e i denti.
Possono rivelarsi con dolori diffusi, gengive infiammate, sensazioni di bruciore, bocca asciutta, addirittura un’alterata percezione del gusto e problemi a livello mandibolare. Si tratta di fenomeni causati da varie alterazioni ormonali, carenze vitaminiche e/o di calcio.
A 40 anni il 10% delle donne ha delle irregolarità mestruali che spesso portano alla menopausa precoce. L’80% manifesta, però irregolarità, tra i 45 e i 55 anni. I professionisti della salute orale devono aiutare le pazienti a prendere coscienza degli effetti della menopausa, che si evidenziano prima nella bocca che in qualsiasi altro organo. Durante la menopausa le donne possono perdere il 40% della massa ossea totale e nell’organismo si realizzano variazioni nella secrezione degli estrogeni, ormoni che esplicano azione protettiva verso l’osso.
Numerose ricerche cliniche evidenziano che l’osteoporosi da menopausa predispone alla perdita dei denti perché aggrava il decorso della malattia parodontale; il deterioramento osseo può riguardare anche la zona mandibolare. I denti sono fissati con le loro radici su una struttura ossea che con l’età dunque va a deteriorarsi: ne consegue l’instabilità dello stesso ancoraggio dei denti, ecco dunque perché si è maggiormente esposti anche a infiltrazioni nella zona del periodonto, rendendo le strutture ossee più soggette all’attacco dei batteri che sono la causa di infiammazioni e infezioni gengivali.
I protocolli di igiene di prevenzione devono quindi tenere conto di questi fattori ravvicinando nel tempo le visite di controllo. La prevenzione non va mai trascurata, sono essenziali esami dentali molto accurati e igiene orale corretta, soprattutto se si notano anche minime alterazioni all’interno della bocca.